Giovedì dormì tutto il giorno – olio su tavola 30×40
La notte di giovedì 23 del mese di settembre sono entrato nel sogno
più bello di tutta la mia vita.
Di tutto quel giorno dormito, di un sonno talmente pesante
che a casa non erano riusciti a svegliarmi in tre, quando ho riaperto
gli occhi non ricordavo quasi nulla ma la mia
vita da quel momento è cambiata profondamente.
Passavo tutto il giorno a letto nella speranza di poter rientrare in quel
sogno, avevo provato e riprovato in ogni modo, ma non c’era stato
niente da fare. Altri sogni si, anche belli ma in quello non più.
Poi, una notte, dopo un viaggio in Marocco da un “Guru del sonno ”
e con l’aiuto di una speciale pozione magica, da lui preparata,
finalmente sono riuscito a riprenderlo lì dove si era interrotto.
Era di giovedì.
Di quello che succede quando mi addormento poco o nulla so dire
ma le sensazioni indescrivibili che mi restano mi aiutano
a stare meglio tra di voi.
Gli amanti – olio su tela 50×50
Nel parco, sulla panchina più nascosta a baciarsi
o dentro una macchina in un campo a far l’amore.
In un albergo lontano a giocare a marito e moglie.
Nei messaggi dei loro telefonini a doppia scheda e in
tutte le bugie più improbabili a cui si sono dovuti
aggrappare, questi sono i miei amanti.
Due persone infelici che insieme riescono a darsi
una mezza felicità.
Il sarto dei pesci – olio su tavola 20×30
E’ brutto quando fai un lavoro che gli altri non capiscono.
Il sarto dei pesci è un lavoro molto impegnativo perché
i clienti sono molto esigenti e da quando la televisione è
entrata anche nel mondo sommerso sono tutti più emancipati.
Non puoi certo rifilare ad uno squalo o a una murena un modello
qualsiasi, quelli ci tengono e poi si offendono con niente.
Neppure puoi vestire un pesciolino rosso con un semplice abitino,
anche lui vuole quello all’ultima moda che ha visto nell’acquario di
Genova.
Così è sempre più difficile accontentare tutti ed io da solo, senza aiuti
devo, far scegliere le stoffe, prendere le misure, tagliare e cucire.
Sono un po’ stanco di questa vita ma tra due anni finalmente
andrò in pensione e potrò così dedicarmi al mio hobby preferito,
la pesca.
La padrona dei miei sentimenti – olio su tela 70×70
Lei ha amato quell’uomo, ogni giorno della sua vita
di quell’amore puro che soltanto una donna può donare.
Non è stato sempre facile però, tutti quegli anni accanto
ad un uomo così introverso, testardo, immaturo a volte.
Ci sono stati molti momenti difficili ma li ha
superati e anche se con fatica è riuscita a non farsi
schiacciare dalla sua forte personalità. Non è stato facile vivere
con lui, a volte si è imposta , altre ha lasciato correre,
bisogna usare il cervello per mantenere l’equilibrio
e le donne sanno ragionare anche quando non
sembra possibile trovare una via d’uscita.
Ha saputo coinvolgere i figli nell’amore
per quel padre premuroso dai modi un po’ bruschi e
dal cuore tenero.
L’ha amato ancora di più quando cercava in ogni modo
di non farla trovare dalla vita quando, come ogni tanto fa, ti prende a
schiaffi e anche in quei momenti non gli ha fatto mai mancare la sua
presenza discreta ma forte.
Le donne sono così, protettive, materne se serve, amanti dolci e focose
e all’improvviso possono essere molto cattive
per una qualsiasi banalità.
L’ha amato quell’uomo e lo ama ancora ma tornasse indietro forse….
non lo rifarebbe.
Martedì lui l’aspetto – olio su tavola 30×40
Prendeva il treno e poi il tram e ancora un pezzo di strada
a piedi per arrivare lì dove il suo amore l’aveva lasciato.
Stava in piedi tutto il giorno a scrutare l’orizzonte e parlava
tra se e se raccontando di quanto fosse difficile continuare
tutta quella vita senza di lei.
Stava li fino a tarda sera, poi rifaceva
un pezzo di strada a piedi, prendeva l’ultimo tram, l’ultimo treno e
se ne tornava a casa.
Odiava tutti e tutto, anche il sole che lo
faceva sentire meglio perché lui, meglio, non voleva stare.
Così faceva ogni martedì da quando lei decise di
lasciare la sua vita al mare.
Se chiedi dalle mie parti di quel tale che parlava da solo mentre
guardava il mare, ti diranno “il pazzo” ma lui,
io lo so, pazzo non era.
Era un uomo solo con un dolore troppo grande
da sopportare.